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L'importanza dell'allattamento al seno

15 ott 2018

Allattamento al seno: un momento speciale sia per te che per il tuo bambino!

È risaputo che l’allattamento al seno dona un sacco di benefici sia alla madre che al nascituro! Questi benefici comprendono i giusti apporti nutrizionali, protettivi e psicologici. Il tuo latte ha componenti di qualità in grado di nutrire al meglio il tuo bambino (o bambina), coprendo il suo fabbisogno. È da considerarsi l’alimento esclusivo fino ai primi 6 mesi di vita, in grado di condizionare positivamente le caratteristiche digestive, dell’assorbimento e del metabolismo, tutto questo favorendo la sua naturale crescita. Con l’assunzione del latte materno, il bimbo dimostra migliori difese contro le infezioni da virus e batteri, dalle allergie e da malattie come diabete giovanile, morbo di Chron, retto colite ulcerosa, etc… Nel primo latte (colostro), ad esempio, si trovano parecchi anticorpi contro batteri e virus. Recenti studi hanno confermato che il meccanismo protettivo del latte materno funziona non solo nei confronti di virus e batteri ma anche nei confronti delle sostanze allergizzanti, grazie anche ai lattobacilli presenti e alla sostanza antibatterica lisozima (dotata di attività battericida), in grado di controllare e fermare la proliferazione di altri batteri intestinali. Altro componente fondamentale contenuto nel latte materno è la lattoferrina che inibisce la crescita di batteri e funghi. Il tuo latte risulta completo di acqua, proteine, grassi, vitamine, zuccheri, ferro e fermenti lattici utili a compensare il suo fabbisogno.

L’allattamento al seno è in grado di rafforzare il rapporto tra mamma e bimbo. Mentre è attaccato al seno, il piccolo ascolta la voce della mamma, respira il suo profumo e sente il suo calore, si rilassa e il suo respiro risulta più regolare. Il bimbo è appagato dall’abbraccio e dalla coccola della madre, essenziale per lui/lei, specie dopo il distacco dal grembo materno. Il latte materno non solo influisce sullo sviluppo fisico del nascituro ma anche sulla sua salute futura.

Oltre ai benefici sul nascituro appena elencati, l’allattamento ha dei grossi vantaggi anche per la neo mamma. Se allatti al seno avrai una minore incidenza di carcinoma alla mammella, di neoplasia dell’ovaio e di osteoporosi in menopausa. Oltre alla prevenzione delle malattie, l’allattamento favorisce la riduzione del peso corporeo, ristabilendo più velocemente l’aspetto fisico precedente alla gravidanza. Inoltre, pensa al vantaggio di non dover scaldare, sterilizzare, etc.. il tuo latte è sempre pronto!

Se non potrai allattare, non ti preoccupare, esiste la scelta dell’allattamento artificiale oppure puoi rivolgerti alle banche del latte (quando l'allattamento materno non è possibile).

Se hai deciso di allattare, qui affronteremo tutti i consigli preziosi per affrontare al meglio l’allattamento naturale.

Come preparare il seno

Innanzitutto devi aver cura del tuo seno durante la gravidanza, non solo dopo il parto. Ad esempio, si consiglia di lavarlo con detergenti delicati e asciugare con l’asciugamano sfregando delicatamente per fare in modo che i capezzoli si rinforzino, dopo questa operazione risulta utile applicare un olio in grado di lenire e rinforzare sia la pelle del seno che dei capezzoli.
Durante la gravidanza il seno già si prepara all’allattamento, specie nell’ultimo trimestre, il seno si ingrossa grazie agli ormoni prodotti dalla placenta e dall’ipofisi, l’areola potrebbe risultare di una tonalità più scura e diventare più ampia e la pelle del seno potrebbe risultare in tensione. Subito dopo il parto, l'ormone prodotto dall'ipofisi, non più inibito dagli ormoni placentari, comincia a stimolare il tessuto ghiandolare facendo così partire la produzione di latte.
Se attacchi il tuo bimbo subito dopo il parto, essendo molto reattivo nelle prime 2 ore di vita potrai sfruttare il suo riflesso di suzione innato, se non si attaccasse subito, non ti preoccupare, potrai riprovare più tardi.

Pulizia ed igiene

Una cosa fondamentale sono l’igiene e la cura del tuo seno. Una corretta igiene e pulizia del seno ti aiuterà anche a prevenire la formazione delle ragadi al seno.
Lavati bene le mani prima di allattare, se hai il seno dolente lascialo respirare, non indossare il reggiseno e maglie mentre sei a casa, lascialo libero appena puoi. Sciacqualo o passa una salvietta ad ogni poppata. Usa le coppette assorbilatte per proteggere il capezzolo tra una poppata e l’altra.

Come allattare

Puoi allattare in molte posizioni, l’importante è che tu assuma una posizione comoda perché potresti restarci a lungo senza poterti muovere, tra le più comode è stare sdraiata sul fianco o seduta. In ogni caso, il bimbo si deve trovare sdraiato con il pancino contro il tuo corpo, il capezzolo dovrebbe stare all’altezza del nasino in modo che quando spalancherà la sua boccuccia riuscirà a prendere il capezzolo dal basso verso l’alto (attenzione che non si attacchi sulla punta ma sull’areola). Il naso e il suo mento devono toccare il seno. Per incominciare potresti stimolare la bocca del tuo piccolo con il capezzolo per poi avvicinarlo al seno quando inizierà ad aprire la bocca, cercando di fargli prendere in bocca una gran parte dell’areola.
Non tutti i bambini sono uguali, ci sarà quello più ingordo, quello più dormiglione, in ogni caso, vari studi hanno confermato che allattare secondo la richiesta del bambino, e non ad orari prestabiliti dalla mamma, apporta dei vantaggi, infatti non farai attendere troppo il tuo bimbo e si staccherà da solo quando sarà sazio, mentre la mamma, oltre ad un buon svuotamento delle mammelle, non dovrà preoccuparsi a contare il numero di pasti e l’intervallo tra una poppata e l’altra. Per quando riguarda il ritmo con cui succhia il tuo bambino, potrebbe variare, all’inizio sarà veloce, poi rallenterà e a tratti si fermerà per deglutire. La scelta perfetta è quella di lasciare al piccolo la possibilità di una suzione a seconda delle sue esigenze, in questo modo sarai certa che il tuo cucciolo possa assumere la giusta quantità di latte. Ricorda inoltre, che il piccolo non necessita di acqua, gli basta il tuo seno!

Come aumentare la produzione di latte?

Ora affronteremo tutti gli accorgimenti ideali per aumentare il latte materno.
Una cosa fondamentale è stare tranquilla, rilassata, quindi evita discorsi o conflitti, lo stress potrebbe diminuire o addirittura arrestare la produzione di latte. Inoltre, il bambino sente il tuo disagio e potrebbe far fatica ad attaccarsi. Quando allatti, scegli una posizione comoda, tieni a portata di mano fazzoletti, salviette o qualsiasi cosa ti possa servire durante l’allattamento. Prepara tutto per il massimo comfort.

Non saltare le poppate! Molte neo mamme credono che saltando qualche poppata arriveranno con buone scorte nella prossima poppata, ma è una convinzione errata. Infatti la maggior parte del latte viene prodotto durante la suzione, quindi più allatti più produci latte, inoltre quando il seno è pieno perché il latte si è accumulato, il cervello riceve un segnale che indica di rallentare la velocità di sintesi del latte, quindi aspettare, allungare i tempi tra una poppata e un'altra, porterà soltanto ad una riduzione della produzione di latte. Quando il seno è vuoto, arriverà il messaggio al cervello di far ripartire la produzione del latte. Per questo motivo è stato favorito l’allattamento a richiesta. Il seno è in grado di produrre il latte in base alla richiesta durante la suzione, per questo motivo più il tuo bimbo succhia e svuota il seno, più il tuo seno si riempirà. Ma esattamente come funziona questo stimolo? Durante la suzione, si attuano degli stimoli a livello dei capezzoli, dell’areola e dei tessuti mammari che sono trasmessi al cervello attivando la prolattina e l’ossitocina. La prolattina agisce sulle cellule dell’alveolo mammario mettendo in atto la produzione di latte materno e l’ossitocina conduce il latte attraverso i dotti fino al capezzolo.

Oltre a non saltare le poppate, ricorda di dare al tuo bambino esclusivamente il tuo latte, non ha bisogno di acqua o altri liquidi, il tuo latte è in grado di soddisfare tutte le sue esigenze. Inoltre, rischieresti di farlo sentire parzialmente sazio e quindi allungheresti i tempi tra una poppata e l’altra, rischiando di ridurre la tua produzione di latte.
Non contare il numero delle poppate! Se hai deciso di seguire l’allattamento a richiesta, sicuramente il tuo bambino sarà allattato ogni 3-4 ore circa, però per diversi motivi (ad esempio se c’è molto caldo) il piccolo potrebbe richiedere poppate più brevi ma più frequenti. Quindi non preoccuparti, lui/lei sa quello che vuole!
Se ti sembra che il latte sia poco rivolgiti ad una persona competente, innanzitutto potresti provare con un integratore in grado di aumentare la produzione di latte, come ad esempio Lactogal.

Ricorda anche di bere tanta acqua. Per verificare se il tuo piccolo assume abbastanza latte e se il tuo latte è abbastanza nutriente, te ne accorgerai alla prima visita dal pediatra, se il piccolo è cresciuto, continua così, in caso contrario, non preoccuparti, parla con il pediatra che ti indicherà la soluzione migliore.

Cosa fare quando il latte è troppo o non si può svuotare il seno con l’allattamento in quel preciso momento?

Quando il tuo seno è ancora pieno di latte e hai appena attaccato il tuo bimbo al seno, potresti utilizzare il tiralatte per poterlo svuotare e così conservare il latte in frigorifero o addirittura in freezer. Il tiralatte può essere manuale che elettronico, potrai acquistarlo oppure noleggiarlo. Sarà utile sia per mantenere una buona produzione di latte insieme ad una buona scorta, sia in caso di dolorose ragadi per far riposare il seno dalla suzione del lattante.

Come conservare il latte

Prima cosa devi preparare contenitori precedentemente sterilizzarti. Una volta riempiti (attenzione di non riempirlo mai fino all’orlo) li puoi mettere in frigo se lo utilizzerai entro 24 ore, altrimenti in freezer che si conserverà per 2-3 mesi. Ricordati di scrivere la data e posizionare i più nuovi dietro quelli più vecchi. Una volta scongelato, il latte va consumato in giornata e se avanza va buttato via e non deve essere congelato nuovamente!

Con tutti questi accorgimenti sarà più difficile che tu vada incontro a problemi come ragadi (piccole ferite dolorose sui capezzoli) o mastite (infiammazione della ghiandola) o ingorgo mammario (ostruzione dei dotti galattofori derivata da un’eccessiva produzione e intasamento di latte). Ricorda di correggere la posizione del tuo piccolo se si attacca male.

E ora, dopo tutti i nostri consigli, non ci resta che consigliarti la visione del video riportato qui in basso.

Buon allattamento!

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